pagina precedente pagina seguente Panzerkampfwagen VI B Tiger II Sdkfz. 191
Mario Viucci

Breve storia
Il Tiger I non aveva lo scafo balisticamente profilato e sin dal primo impiego nell’area di Leningrado evidenziò una serie di difetti a cui si poteva porre definitivamente rimedio solo con la realizzazione di un successore. La ditta Henschel si mise quindi prontamente all’opera. Il Dott. Aders della Henschel & Son propose un carro con corazzatura frontale inclinata e dotato di tutti i miglioramenti tecnici necessari per ovviare ai difetti riscontrati nel Tiger I. Egli riteneva che così facendo si sarebbe potuta aumentare la produzione conservando la superiorità tecnica rispetto ai mezzi degli Alleati fino alla fine del conflitto. Hitler, come al solito, si intromise richiedendo un carro che garantisse la superiorità tedesca per lungo tempo a venire grazie ad un pezzo da 88 mm più potente e ad una maggiore corazzatura, il tutto garantendo una velocità di 40 km/h. Nella progettazione, alla Henschel venne affiancato ancora il Dottor Porsche malgrado il suo insuccesso nella realizzazione del Tiger I. In entrambi i casi il carro avrebbe montato una torretta realizzata all’uopo dalla Krupp. Il progetto del Dott. Porsche prevedeva uno scafo balisticamente profilato con una corazza frontale di 100 mm ma ancora dotato di una trasmissione benzo/elettrica che già aveva presentato grossi problemi di affidabilità nel caso del prototipo del Tiger I, problemi che si sarebbero ripresentati puntualmente e che portarono a preferire il progetto della Henschel. Per l’armamento si era pensato al cannone da 88 mm Flak 41, ma questo pezzo richiedeva una torretta con un anello eccezionalmente largo e quindi ci si orientò su di una versione allungata dell’ 88/56, la 88/71 che garantiva prestazioni analoghe al Flak 41.
Le autorità militari richiesero inoltre che il nuovo carro avesse molti pezzi in comune con il previsto successore del Panther, il Panther II. Tale carro non venne mai realizzato ma in compenso la produzione del nuovo Tiger subì un ritardo di almeno sei mesi. È bene ricordare che il nome ufficiale del nuovo carro fu Tiger B o Tiger II e che il suggestivo nome “Königstiger”, derivante probabilmente da un errore di traduzione effettuato dai Russi su di un loro documento, non venne mai adottato dalle forze tedesche. Il nuovo Tiger aveva una corazzatura frontale di ben 150 mm ed era dotato come già detto del pezzo da 88/71, il più potente cannone anticarro della guerra. Tali innovazioni portarono il peso a quasi 70 tonnellate ma, malgrado il notevole aumento di stazza, la mobilità rimase simile a quella del predecessore grazie ad innovazioni nel treno di rotolamento e nella trasmissione. Il Tiger B comunque era un carro che ereditava dal predecessore solo il motore, il treno di rotolamento ed alcuni particolari secondari. Si ritenne comunque di aver raggiunto (o superato!) i limiti di peso e dimensioni allora accettabili per la realizzazione di un carro armato. La corazzatura ben profilata rendeva il Tiger B molto più protetto del Tiger I e lo faceva assomigliare più ad un Panther che non al suo predecessore. Il Tiger B si rivelò assai più complesso da produrre del Tiger I e, complice l’offensiva aerea alleata sulle fabbriche tedesche, solo tre prototipi e 489 esemplari di serie lasciarono la fabbrica tra il novembre del 1943 ed il marzo del 1945. I primi 50 esemplari ricevettero la torretta originariamente prevista per il carro progettato dal Dottor Porsche ma, presentando alcuni difetti quali l’alto costo ed alcune trappole per colpi sulla parte frontale, a partire dal 51° esemplare venne sostituita da una torretta più economica da produrre ed esente dalle suddette trappole per colpi. L’elevato peso che comportava grossi problemi logistici e i notevolissimi costi legati al basso numero di esemplari prodotti furono il più grosso limite del Tiger B che non fu mai più di un problema locale per le truppe alleate e non ebbe alcuna possibilità di influenzare positivamente la guerra per i tedeschi. Nessuna variante fu derivata dal Tiger B con la sola esclusione di una versione cacciacarri denominata Jagdtiger, dotata di un pezzo da 128/55 mm, il più grande cannone mai montato su di un carro fino ad allora, che venne prodotto in una settantina di esemplari.

Impiego
Il Tiger B non raggiunse la consistenza numerica del suo predecessore e non fu quindi possibile distribuirlo a tutti i reparti carri pesanti che avevano in dotazione il Tiger I: i battaglioni 502, 504, 508 e 510 non ricevettero mai il Tiger B. Il carro non venne quindi mai impiegato sul fronte italiano.
Questo carro fu indubbiamente il più potente e pesante della guerra e pur essendo praticamente invulnerabile nella parte frontale al tiro di tutti i pezzi alleati era schiavo degli alti consumi di carburante che portavano a grossi problemi logistici. Su terreni opportunamente scelti era indubbiamente un mezzo formidabile altrimenti erano sufficienti banali errori di impiego per vanificarne totalmente le notevoli qualità belliche; possiamo quindi affermare che il Tiger B presentava gli stessi pregi e gli stessi difetti del Tiger I ma in misura ancora maggiore.

Dati tecnici del Tiger II B
Esemplari costruiti  
 Peso 69,80 t (68,50 t per carri Nr. 1-50)
Lunghezza f/t m 10,29
Larghezza m 3,76 (3,58 m per carri Nr. 1-50)
Altezza m 3,09
Luce libera da terra

m 0,51

Protezione max mm 150 (scafo)
Motore Maybach HL 230 P30*
Potenza motore 700 HP
Velocità max 38 km/h (41,5 kmh per carri Nr. 1-50)
Autonomia

170 km (250 km per carri Nr. 1-50)

Equipaggio 5
Armamento

1x KWK 43 L/71 da 8,8 cm
2x MG 34 da 7,92 mm
1x MG 42 da 7,92 mm

Munizionamento 84 colpi da 88 mm (66 per carri Nr. 1-50)
5850 colpi da 7,92 mm
Trincea max superabile m 2,50
Gradino max superabile m 0,85
Pendenza max 35°
Guado m 1,60 (m 1,75 per carri Nr. 1-50)
*dal novembre del 1943 il motore fu regolato per erogare 600 HP a 2500 giri e la velocita massima calò a 34,6 kmh

Ispirazione e dati tecnici tratti da:
Nicola Pignato Storia dei Mezzi Corazzati Fabbri Editori
Egon Kleine e Volkmar Kuhn Tiger. The History of a Legendary Weapon J.J. Fedorowitz Publishing
Jentz, Doyle e Sarson Kingtiger. Heavy Tank 1942-1945, Serie New Vanguard, Osprey Military Publishing
Jentz e Doyle Tiger Tanks - VK 45.02 to Tiger II. Design, Production & Modifications Schiffer Military Publishing