pagina precedente pagina seguente Sturmpanzer IV (Sd Kfz 166) Brümmbär
Mario Viucci
modello di Paolo Tarantino

Breve storia
Nel 1942 i combattimenti nei centri abitati, come ad esempio nella città russa di Stalingrado, mostrarono la necessità di poter disporre di semoventi di artiglieria pesantemente protetti che potessero appoggiare efficacemente i soldati da breve distanza. La scelta del pezzo ricadde sul diffuso e potente obice sIG 33 da 15 cm L/12, che già era stato montato sperimentalmente su vari scafi di carri, tra cui il Panzer I e II. Per lo scafo si scelse quello del diffuso e affidabile Panzer IV e Hitler in persona ordinò che almeno una sessantina di semoventi fossero realizzati entro la fine del 1942. La ditta Alkett realizzò il nuovo carro montando l'obice da 15 cm in una grossa casamatta fortemente corazzata sul frontale (ben 100 mm) sullo scafo del Panzer IV privato della torretta e di parte della camera di combattimento. La produzione iniziò nella primavera del 1943: il mezzo soprannominato Brümmbär (orso) venne ben accolto dalle truppe combattenti che ne lamentarono problemi legati al peso elevato, quasi trenta tonnellate, che affaticava non poco la meccanica, e la mancanza di una mitragliatrice per la difesa ravvicinata, non prevista nonstante l'uso a cui era destinato il mezzo: combattimenti nei centri abitati a stretto contatto con la fanteria. A questi difetti si cercò di porre rimedio dall'aprile del 1944 quando il Brümmbär venne dotato di una sovrastruttura ridisegnata con una mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm in supporto sferico nella parte frontale sopra il visore del pilota. Successivamente il treno di rotolamento ricevette nuove ruote a disco pieno che meglio sopportavano il peso del mezzo. Con questa nuova configurazione la produzione continuò fino alla fine della guerra quando quasi 300 esemplari del Brümmbär erano entrati in servizio.

Impiego
Nel 1943 lo SturPanzer-Abteilung 216 fu il primo reparto a ricevere questo mezzo impiegandolo con successo nella battaglia del saliente di Kursk sul fronte Orientale, mentre successivamente altri reparti, il 217, 218 e 219, lo impiegarono sugli altri fronti, Italia inclusa.

Dati tecnici dello Sturmpanzer IV
Esemplari costruiti  
Peso 28,2 t
Lunghezza 5,93 m
Larghezza 2,88 m
Altezza 2,52 m
Luce libera da terra 0,40 m
Protezione 80 mm (scafo), 100 mm (sovrastruttura)
Motore Maybach HL 120 TRM/TRM 112
Potenza motore 300 HP
Velocità max 40 kmh
Autonomia 210 km
Equipaggio 5
Armamento 1x 15 cm StuH 43 L/12
1x MG 34 da 7,92 mm (versione finale)
Munizionamento 38 colpi
Trincea max superabile m 2,20
Gradino max superabile m 0,60
Pendenza max 30°
Guado m 1

Ispirazione e dati tecnici tratti da:
Nicola Pignato Storia dei Mezzi Corazzati, Fabbri Editori
Peter Chamberlain-Hilary Doyle Encyclopedia of German Tanks of World War Two, Arms&Armour

Modello di Paolo Tarantino
che qui ringraziamo per la sua disponibilità
Sulla sinistra il posto di guida con un iposcopio Si nota la marmitta della versione G
Quasi tutti gli StuPz IV montavano gli Schürzen Dall'alto si vede la compattezza della casamatta