Schwere Panzerspähwagen (Fu) (Sd Kfz 232) 6-Rad
Mario Viucci
Breve storia
Le autoblindo a sei ruote motrici della serie 231/232 con i loro telai e trasmissioni
di origine commerciale evidenziarono subito una scarsissima attitudine alla
marcia in fuoristrada e l’Ispettorato degli Armamenti si vide costretto
a fare realizzare appositamente un nuovo modello di autoblindo pesante. Si optò
per un complicato e costoso telaio ad otto ruote motrici e sterzanti che sin
dalle prime prove si dimostrò in grado di garantire alla nuova autoblindo
una mobilità in fuoristrada del tutto comparabile a quella di un veicolo
completamente cingolato. Come nei modelli che lo avevano preceduto, su questo
telaio era collocata una torretta con un cannoncino da 2 cm KWK 30/38 più
una mitragliatrice coassiale da 7,92 mm. Tale torretta era montata su di una
carrozzeria blindata con pareti inclinate che garantiva una buona protezione
al tiro dei proiettili perforanti delle mitragliatrici da 7,92 mm. Il motore,
dapprima da 150 e successivamente da 180 HP garantiva una velocità su
strada di circa 85 kmh, ma il mezzo evidenziò anche alcuni difetti come
un'altezza elevata e un complicato e sofisticato telaio che facevano lievitare
tempi e costi di produzione. La ditta Buessing-NAG iniziò la produzione
nel 1936, e a partire del 1937 il nuovo mezzo chiamato Sdskfz. 231 8-Rad (otto
ruote) venne distribuito ai reparti esploranti delle forze corazzate tedesche.
Di questa Autoblindo furono realizzate varie versioni: la Sdkfz. 232 con antenna
radio a traliccio, la Sdkfz. 233 con un obice da 7,5 cm L/24 uguale a quello
dello StuG III montato nella carrozzeria a cielo aperto, e infine la Sdkfz.
263, veicolo comando dotato di una grande torretta fissa. Il mezzo fu molto
apprezzato per le sue indubbie doti dai reparti esploranti e quando la produzione
cessò nel 1943 più di 600 esemplari erano stati costruiti.
Impiego
A partire dal 1937 la compagnia Autoblindo Pesanti di quasi tutti i reparti
esploranti ricevette sei di queste autoblindo che raramente venivano impiegate
tutte assieme ma piuttosto a piccoli gruppi o addirittura singolarmente in appoggio
alle Autoblindo leggere a quattro ruote motrici. Anche se affiancata dal nuovo
modello Sdkfz. 234 la serie 231/232 continuò ad essere impiegata con
successo in tutti i fronti fino alla fine del conflitto.
Dati tecnici del Sdkfz. 231 8-Rad
Esemplari costruiti | |
Peso | 8,5/8,7 t |
Lunghezza | m 5,85 |
Larghezza | m 2,20 |
Altezza | m 2,35 |
Luce libera da terra | m 0,27 |
Protezione | mm 15 |
Motore | Bussing-NAG GS |
Potenza motore | 150/180 HP |
Velocità max | 85 kmh |
Autonomia | 300 km |
Equipaggio | 4 |
Armamento | 1x 2 cm KWK 30 1x MG 34 da 7,92 mm |
Munizionamento | 180 colpi da 2 cm 2100 colpi da 7,92 mm |
Trincea max superabile | m 1,80 |
Gradino max superabile | m 0,50 |
Pendenza max | 30° |
Guado | m 1,00 |
Ispirazione e Dati tecnici tratti da:
Nicola Pignato Storia dei Mezzi Corazzati, Fabbri Editori
Chamberlain-Doyle Encyclopedia of German Tanks of World War Two, Arms&Armour