pagina precedente pagina seguente Sdkfz. 7
Mario Viucci

Breve storia
Tra la fine degli anni 20 e l'inizio degli anni '30 la ditta Krauss Maffei realizzò svariati progetti relativi ad un nuovo semicingolato di tipo medio fino a che l'esercito nel 1934 non emise una precisa specifica volta alla realizzazione di un semicingolato in grado di rimorchiare fino ad otto tonnellate. Il modello definitivo fu presentato nel 1938, sempre dalla Krauss Maffei, ed ebbe il nome di Sdkfz. 7. Era dotato di un telaio con treno di rotolamento a ruote sfalsate sul quale era imbullonata una carrozzeria aperta non blindata in grado di ospitare fino a dodici uomini. L'assale anteriore era di tipo rigido ma basculante e fu dotato di un utile verricello. Per la motorizzazione si optò per un motore Maybach inizialmente da 130 HP e poi da 140 HP. L'impiego principale del mezzo fu quello di trainare il famosissimo pezzo antiaereo/anticarro da 8,8 cm L/56 nonché gli obici pesanti da 15 cm sFH 18. Il Sdkfz. 7 si dimostrò particolarmente riuscito per le sue ottime doti in fuoristrada e per le sue capacità di traino, così svariate imprese costruttrici, tra cui l'italiana Breda, affiancarono la Krauss Maffei nella produzione, e per la fine del conflitto risultano prodotti più di 12.000 esemplari. Poche, ma importanti, furono le versioni derivate dal Sdkfz. 7 poiché il semicingolato si rivelò essere una ottima piattaforma per i pezzi antiaerei come il cannone quadrinato Flakvierling 38 da 2 cm, che portò alla versione Sdkfz. 7/1 o il pezzo da 3,7 cm Flak 36, che portò alla versione Sdkfz. 7/2. Tali mezzi si rivelarono molto utili per la protezione antiaerea delle colonne corazzate tedesche e furono prodotti in svariate centinaia, numerosi esemplari vennero anche dotati di blindature sul cofano motore e sulla cabina di guida. Furono anche prodotti pochi esemplari di una versione dotata di una grande cabina chiusa e leggermente corazzata, destinata a fungere da posto di comando mobile per il lancio dei missili V2.

Impiego
Il Sdkfz. 7 fu tra le migliori realizzazioni in questo campo e venne molto apprezzato dai soldati che lo ebbero in uso. Rimase in servizio fino alla fine del conflitto operando su tutti i fronti.

Dati tecnici del Sdkfz. 7
Esemplari costruiti  
Peso 11,55 t
Lunghezza 6,85 m
Larghezza 2,40 m
Altezza 2,62 m
Luce libera da terra 0,40 m
Protezione -
Motore Maybach HL 62 TUK
Potenza motore 140 HP
Velocità max 50 kmh
Autonomia 250 km
Equipaggio 12
Armamento -
Munizionamento -
Trincea max superabile -
Gradino max superabile -
Pendenza max 24°
Guado m 0,65

Ispirazione e Dati tecnici tratti da:
Nicola Pignato: Storia dei Mezzi Corazzati, Fabbri Editori
Walter J. Spielberger-Hylary Doyle: Halbketten-Fahrzeuge des deutschen Heeres 1909-1945, Motorbuch Verlag