Leichte gepanzerte Kraftwagen (Sd Kfz 250)
poi Leichte Schützenpanzerwagen (Sd Kfz 250)
Mario Viucci
Breve storia
La necessità che la fanteria potesse accompagnare e appoggiare i mezzi
corazzati su ogni tipo di terreno e con un certo grado di protezione dal fuoco
avversario fu ben chiara nei comandi tedeschi già a partire dalla metà
degli anni Trenta. Le ditte Bussing-Nag e Demag ebbero l'incarico realizzare
il nuovo mezzo corazzato, e la scelta cadde sul telaio del semicingolato Sdkfz.
10 da una tonnellata, sui cui venne montata una sovrastruttura aperta con piastre
blindate saldate dello spessore massimo di 14 mm che poteva contenere cinque
soldati. L'adozione di questo telaio permetteva di abbassare notevolmente i
tempi e i costi di produzione al prezzo di una mobilità non ottimale
nel fuoristrada su terreni molto difficili, specie nella delicata fase di sterzatura
del veicolo. Il mezzo, chiamato Sdkfz. 250, fu pronto nel 1939, ma la produzione
iniziò soltanto nel 1941 facendo sì che per il 1944 fossero consegnati
quasi 6.000 esemplari. Dal 1943 furono poi adottate modifiche allo scafo tese
a ridurre costi e tempi di produzione, consistenti in una nuova struttura corazzata
semplificata che riducesse drasticamente il numero di piastre corazzate da usare
per la costruzione del mezzo. Era previsto che nel corso del 1945 la produzione
cessasse a favore di quella del Sdkfz 251. In tutto furono realizzate 12 versioni:
Sdkfz 250/1 (trasporto truppa leggero armato di 2 MG 34), Sdkfz 250/2 (trasporto
di una squadra di stenditori di linee telefoniche da campo), Sdkfz 250/3 (centro
radio per il controllo delle formazioni motorizzate e per la cooperazione con
l'aviazione), Sdkfz 250/4 (carro antiaereo leggero armato di due MG 34), Sdkfz
250/5 (posto di osservazione corazzato), Sdkfz 250/6 (portamunizioni per gli
Stug. Abteilung), Sdkfz 250/7 (porta munizioni da mortaio con apparecchiatura
radio maggiorata), Sdkfz 250/8 (con obice da 7,5 cm L/24 per l'appoggio della
fanteria), Sdkfz 250/9 (carro antiaereo armato con un pezzo da 2 cm Kwk 38),
Sdkfz 250/10 (con cannone anticarro 3,7 cm Pak 35/36 per il supporto pesante
di fuoco dei reparti esploranti leggeri), Sdkfz 250/11 (mezzo anticarro con
il cannone decalibrato da 2,8 cm sPzB 41), Sdkfz 250/12 (mezzo per le rilevazioni
topografiche dei reparti di artiglieria).
Impiego
A partire dal 1941 il Sdkfz 250 venne dato in una dotazione di 28 esemplari
ai reparti esploranti leggeri delle Panzer-Divisionen e delle Panzegrenadier-Divisionen
che si batterono su tutti i fronti in cui fu impegnata la Panzerwaffe fino alla
fine del conflitto.
Dati tecnici del Sdkfz. 250/1
Esemplari costruiti | |
Peso | 5,8 t |
Lunghezza | m 4,56 |
Larghezza | m 1,95 |
Altezza | m 1,66 |
Luce libera da terra | m 0,32 |
Protezione | mm 14,5 |
Motore | Maybach HL 42 TRKM |
Potenza motore | 100 HP |
Velocità max | 60 kmh |
Autonomia | 320 km |
Equipaggio | 2 |
Armamento | 2x MG 34 da 7,92 mm |
Munizionamento | 2010 colpi da 7,92 mm |
Trincea max superabile | - |
Gradino max superabile | - |
Pendenza max | 24° |
Guado | m 0,70 |
Ispirazione e Dati tecnici tratti da:
Nicola Pignato Storia dei Mezzi Corazzati, Fabbri Editori
Chamberlain-Doyle Encyclopedia of German Tanks of World War Two, Arms&Armour