18. Volks-Grenadier-Division
Korps-Gruppe-Botsch
Origine: Wehrkreis ?
Gliederung:
11/1944
Grenadier-Regiment 293
Grenadier-Regiment 294
Grenadier-Regiment 295
Artillerie-Regiment 1818
Feldersatz-Bataillon 1818
Pionier-Bataillon 1818
Nachrichten-Abteilung 1818
Versorgungs-Regiment 1818
Panzerjäger-Abteilung 1818
Divisions-Füsilier-Kompanie 18
Kommandeure:
03/1945: Generalleutnant Walter Botsch
Storia:
02/09/1944: Venne creata in DANIMARCA (Dänemark) dal cambio di denominazione della 571. Volks-Grenadier-Division che vi si trovava in costituzione, come sostituta della disciolta 18. Feld-Division (L).
09/1944: Era in costituzione in DANIMARCA, sotto il comando della riserva (BdE).
11/1944: Era in linea nella ARDENNE (Ardennen), sottoposta al LXVI. Armee-Korps della 7. Armee (HG B).
12/1944: Partecipò alla Battaglia delle ARDENNE in seno al LXVI. Armee-Korps della 5. Panzerarmee (HG B).
08/01/1945: Subì pesantissime perdite combattendo nelle ARDENNE sotto al LXVI. Armee-Korps, allora passato alla 6. Panzerarmee (HG B).
02/1945: I suoi resti combattevano arretrando nell'EIFEL sempre in seno al LXVI. Armee-Korps, tornato alla 5. Panzerarmee (HG B).
01-22/03/1945: Alcuni elementi della divisione vennero uniti alla 26. Volks-Grenadier-Division per formare il Korpsgruppe-Botsch dal nome del suo comandante, il Generalleutnant Walter Botsch, che operava sotto alla 5. Panzerarmee (Oberbefehlshaber West). Successivamente questi elementi vennero incorporati nella 26. Volks-Grenadier-Division. Divisions-Stab, Nachrichten-Abteilung, Versorgungs-Regiment vennero invece sottoposti al Kampf-Kommandant von BONN. Il Panzerjäger-Abteilung 1818 divenne infine il Panzerjäger-Abteilung 818 indipendente e capitolò alle truppe americane nella HARZ.
30/03-04/04/1945: Dopo la caduta di BONN, Divisions-Stab, Nachrichten-Abteilung, Versorgungs-Regiment vennero trasferiti a WITTENBERG, e vennero impiegati per la costituzione della Infanterie-Division "Ulrich von Hutten".
Bibliografia:
Lexikon der Wehrmacht | Internet, 2009 | ||
www.diedeutschewehrmacht.de | Internet, 2010 | ||