pagina precedente pagina seguente Panzerkampfwagen V Panther
Mario Viucci

Breve storia
Alla fine degli anni '30 la Daimler Benz iniziò uno studio privato rivolto alla creazione di un carro armato medio da 20 tonnellate destinato a sostituire il Panzer III ed il Panzer IV. Con l'invasione della Russia nel 1941 i soldati tedeschi vennero a contatto con il T-34, un carro armato modernissimo e di gran lunga più potente del suo omologo germanico, il Panzer III. La necessità di creare urgentemente un mezzo che colmasse e superasse il divario tecnico con il carro russo portò nel novembre 1941 all'emissione di una nuova specifica per un carro da 30 tonnellate, a cui si presentarono due ditte, la MAN e la Daimler Benz. Quest'ultima presentò un progetto convenzionale che aveva moltissime analogie di disegno e di prestazioni con l'originale T-34: si trattava di un carro di circa 32 tonnellate, armato di un pezzo da 75mm L/48, con corazze molto inclinate, trasmissione posteriore, una sospensione ad ammortizzatori e molle e un motore alimentato a gasolio. Questo mezzo presentava una forte e imbarazzante somiglianza con l'originale russo e prevedeva l'uso di risorse, come ad esempio il gasolio, difficilmente reperibili in Germania. Si preferì quindi il carro armato presentato dalla MAN. Questa ditta realizzò un mezzo del tutto innovativo armato di un nuovo pezzo 75 mm L/70, con corazze molto inclinate, un motore a benzina e una modernissima sospensione a barre di torsione con ruote sovrapposte. La ditta Krupp si premurò di realizzare la torretta con il nuovo armamento.
Nel maggio del 1942 venne approvato definitivamente il progetto della MAN, a cui però vennero richieste alcune modifiche tra cui l'aumento dello spessore della corazza frontale da 60 mm a 80 mm.
I primi prototipi furono pronti nel settembre del 1942: si trattava indubbiamente di un mezzo potente e molto innovativo, di gran lunga più prestante del T-34. Non tutto però andò per il verso giusto... L'avere realizzato in poco meno di anno un veicolo così moderno non fu cosa esente da inconvenienti: l'aumento della corazzatura costrinse a montare un motore più potente; questo fatto combinato con la conseguente crescita di peso mise in crisi la trasmissione progettata per un carro da circa 32/35 tonnellate mentre il Panther in ordine di combattimento pesava più di 45 tonnellate, ben oltre i limiti sopportabili dalla trasmissione AK 7-200 di cui era dotato.
I primi esemplari di serie, stranamente chiamati tipo D, cominciarono a lasciare le catene di montaggio nel gennaio del 1943 e mostrarono subito una serie lunghissima di inconvenienti a cui si cercò rapidamente di porre rimedio anche perché Hitler voleva assolutamente che il nuovo carro partecipasse alla battaglia del saliente di Kursk che per questo motivo venne rimandata fino a luglio 1943. All'atto dell'impiego operativo il Panther si dimostrò un carro ben armato, ben protetto e molto mobile anche se estremamente delicato: in pochi giorni la stragrande maggioranza dei carri impiegati in combattimento venne persa a causa di problemi tecnici, il cannone da 75 mm L/70 si rivelò potentissimo mentre la corazzatura inclinata anteriore si dimostrò quasi invulnerabile ai colpi dei controcarro russi da 45, 57 e 76 mm; la mobilità risultò superiore a quella del T-34, mentre il sistema motore-cambio si rivelò assai debole. Si cercò nel tempo di porre rimedio a questo grave inconveniente ma ancora nel luglio del 1944 gli equipaggi consideravano del tutto insufficienti queste componenti che, in verità, duravano al massimo 1.500 chilometri! Un altro problema fu individuato nella corazzatura laterale di 40 mm che si rivelò perforabile dai colpi dei fucili anticarro russi da 14,5 mm. Nel settembre del 1943 entrò in produzione la versione A che altri non era che un Panther tipo D con una nuova torretta, caratterizzata esternamente da una nuova cupola per il capocarro. Già alla fine del 1942 venne messa allo studio una nuova versione del carro, chiamata Panther II, che sarebbe stata caratterizzata da uno spessore maggiore della corazzatura, specie quella laterale e dall'uso di componenti standardizzate che avrebbero dovuto essere montate anche sul successore del Tiger I, conosciuto poi con il nome di Tiger II. Il montaggio di corazzature laterali chiamate Schürzen risolse il problema della protezione laterale mentre il progetto di standardizzazione con il Tiger II non venne più realizzato completamente; del Panther II furono realizzati solo due prototipi mentre molte delle soluzioni tecniche adottate finirono nel successivo Panther G, dell’aprile del 1944, che altri non era che un Panther A con un nuovo tipo di scafo. Questa versione fu prodotta fino alla fine del conflitto in un numero di esemplari molto più elevato delle precedenti versioni D ed A.
L'ultima versione prevista, la F, era caratterizzata da una nuova torretta chiamata Schmalturm (torretta piccola), ma non fece in tempo ad entrare in servizio a causa della fine del conflitto. Dal Panther derivarono altri due mezzi: lo Jagdpanther, potentissimo cacciacarri armato con un pezzo da 88 mm L/71 mm ed il carro recupero Bergepanther, estremamente utile, specie dopo l'entrata in servizio di carri del tipo Panther e Tiger, vista la quasi impossibilità dei semicingolati da recupero tipo Sdkfz. 9 da 18 tonnellate di effettuare efficaci recuperi su carri armati di questa mole. Altri mezzi interessanti quali il Panther carro contraerei o il Panther osservatorio per l'artiglieria non superarono lo stadio di prototipo.

Impiego
Il Panther venne prodotto complessivamente in più di 6.000 esemplari e venne impiegato in quasi tutti i fronti in cui era impegnata la Panzerwaffe anche se non riuscì nell'intento di sostituire completamente il suo predecessore Panzer IV come carro medio principale della forze corazzate tedesche.
Questo carro armato fu concettualmente il più moderno e migliore della guerra anche se le sue caratteristiche estremamente sofisticate avrebbero richiesto anni di studio per essere sviluppate appieno e ciò chiaramente non fu possibile ad una nazione dalle caratteristiche e condizioni economiche della Germania di Hitler.

Dati tecnici delle varianti del Panther
Modello Panther D Panther A Panther G
Esemplari costruiti      
Peso 44,80 t 44,80 t 45,50 t
Lunghezza f/t m 8,86 m 8,86 m 8,86
Larghezza m 3,44 m 3,44 m 3,42
Altezza m 3,10 m 2,99 m 2,98
Luce libera da terra m 0,56 m 0,56 m 0,56
Protezione max mm 80 (scafo)-120 (Torretta) mm 80 (scafo)-120 (Torretta) mm 80 (scafo)-120 (Torretta)
Motore Maybach HL 230 P30 Maybach HL 230 P30 Maybach HL 230 P30
Potenza motore 700 HP (dal novembre del 1943 il motore fu regolato per erogare 600 HP a 2500 giri e la velocita massima calò a 45,7 kmh) 700 HP (dal novembre del 1943 il motore fu regolato per erogare 600 HP a 2500 giri e la velocita massima calò a 45,7 kmh) 700 HP (dal novembre del 1943 il motore fu regolato per erogare 600 HP a 2500 giri e la velocita massima calò a 45,7 kmh)
Velocità max 55 km/h (dal novembre del 1943 45,7 km/h) 55 km/h (dal novembre del 1943 45,7 km/h) 55 km/h (dal novembre del 1943 45,7 km/h)
Autonomia 200 km 200 km 200 km
Equipaggio 5 5 5
Armamento 2x MG 34 da 7,92 mm
1x KWK L/70 da 7,5 cm
2x MG 34 da 7,92 mm
1x KWK L/70 da 7,5 cm
2x MG 34 da 7,92 mm
1x KWK L/70 da 7,5 cm
Munizionamento 5100 colpi da 7,92 mm
79 colpi da 7,5 cm
5100 colpi da 7,92 mm
79 colpi da 7,5 cm
4800 colpi da 7,92 mm
82 colpi da 7,5 cm
Trincea max superabile m 2,45 m 2,45 m 2,45
Gradino max superabile m 0,90 m 0,90 m 0,90
Pendenza max 30° 30° 30°
Guado m 1,90 m 1,90 m 1,90

Ispirazione e dati tecnici tratti da:
Nicola Pignato Storia dei Mezzi Corazzati, Fabbri Editori
Jentz e Doyle The Panther tank: the quest for combat supremacy, Schiffer Military Publishing