Bergepanther
Mario Viucci
Breve storia
Con l'entrata in servizio dei carri Panther e Tiger, di stazza ben
superiore alle 40 tonnellate, i pur potenti e versatili semicingolati pesanti
da recupero Sdkfz. 9 Famo si dimostrarono del tutto insufficienti al compito
di prestare assistenza mezzi così grossi. Come soluzione temporanea si
decise di utilizzare più Famo contemporaneamente affinché l’operazione
di recupero potesse avere successo, ma per recuperare un Tiger in terreno difficile
erano necessari anche cinque semicingolati. Era necessario quindi trovare al
più presto una soluzione alternativa. L'Ispettorato per gli Armamenti
decise a malincuore di utilizzare il nuovo e prezioso carro medio Panther per
realizzare un mezzo di recupero appropriato. Nel giugno del 1943, 12 carri Panther
vennero destinati allo scopo; la conversione in carro recupero era molto semplice:
veniva eliminata la torretta chiudendone l’anello con una copertura di
legno. Veicoli siffatti vennero utilizzati nel corso della battaglia di Kursk
per prestare assistenza ai nuovi Panther e ai semoventi pesanti Ferdinand, ma
la portata limitata della conversione permetteva solo il rimorchio di mezzi
in panne e nulla più. Nell'estate 1943 venne studiata e realizzata una
versione più adeguata allo scopo: nel vano dello scafo, non più
occupato dalla torretta, venne collocato un potente verricello da 40 tonnellate
mentre il mezzo venne fornito di attrezzature varie quali travi di legno, una
gru da 2 tonnellate, attrezzi da zappatore, barre di rimorchio ecc., atti al
recupero e al traino di carri armati pesanti in difficoltà. In un secondo
momento venne anche montato, ma non su tutti gli esemplari, un grande vomere
sollevabile sulla parte posteriore del mezzo che permetteva di raddoppiare la
forza traente del verricello arrivando così a oltre 80 tonnellate. Il
carro recupero ebbe la denominazione di Bergepanther, e venne prodotto in 250
esemplari circa fino alla fine del conflitto. Vennero utilizzati per la costruzione
dapprima scafi di Panther tipo D passando poi, con l'evoluzione e miglioramento
del mezzo a scafi di tipo A e G. Questo potente carro recupero, a differenza
dei semicingolati Famo, era corazzato e anche armato: nelle versioni su scafo
Panther D con una mitragliatrice da 7,92 mm su di un semplice sostegno, nelle
versioni su scafo Panther A, ma non sempre, con un complesso binato e scudato
di mitragliatrici da 7,92 mm o con un pezzo da 2 cm KwK 38, e infine nelle versioni
su scafo Panther G con la normale mitragliatrice di scafo in dotazione al carro.
Il Bergepanther fu il più moderno e sofisticato carro recupero della
guerra, e molte delle soluzioni tecniche che adottava sono ancor oggi utilizzate
sui moderni carri recupero, anche se la estrema fragilità meccanica che
ereditava dal Panther lo rendeva poco adatto ad un impiego meccanicamente gravoso
come quello a cui era destinato: i semicingolati Famo percorrevano giornalmente
anche centinaia di chilometri e ciò era estremamente difficile con un
mezzo come il Bergepanther, viste le sue bizzose e deboli parti meccaniche.
Impiego
Il Bergepanther doveva essere parte organica della dotazioni dei reparti
di assistenza delle Panzer-Divisionen e dei reparti carri pesanti ma, visto
il numero relativamente esiguo di esemplari prodotti, un reparto poteva dirsi
fortunato se disponeva di uno di tali mezzi: sul fronte meridionale, ad esempio,
non furono operativi durante tutto il conflitto più di una mezza dozzina
di tali mezzi. Fino al termine del conflitto gran parte del peso dell'assistenza
ai mezzi pesanti ricadde ancora in grande parte sugli ormai non più sufficienti,
ma largamente diffusi, semicingolati Sdkfz 9 Famo.
Dati tecnici del Bergepanter
Esemplari costruiti | 392 |
Peso | 43 t |
Lunghezza | m 8,86 |
Larghezza | m 3,42 |
Altezza | m |
Luce libera da terra | m 0,56 |
Protezione | mm 80 |
Motore | Maybach HL 230 P30 |
Potenza motore | 700 HP* |
Velocità max | 55 km/h* |
Autonomia | 320 km |
Equipaggio | 3 |
Armamento | 1x KwK 38 da 2 cm 1x MG 34 da 7,92 mm (ultime versioni 2x) |
Munizionamento | 1200 colpi da 7,92 mm |
Trincea max superabile | m 2,45 |
Gradino max superabile | m 0,90 |
Pendenza max | 35° |
Guado | m 1,90 |
* il motore venne poi regolato per erogare 600 HP a 2500 giri e così la velocita massima calò a 46 kmh |
Ispirazione e dati tecnici tratti da:
Nicola Pignato Storia dei Mezzi Corazzati, Fabbri Editori
Chamberlain-Doyle Encyclopedia of German Tanks of World War Two, Arms&Armour