Jagdpanzer 38(t) Hetzer (Panzerjäger 38(t)) für 7,5cm PaK39
Gerät 555, Panzerjäger Wg 638/10, Panzerjäger
38(t) Hetzer
Mario Viucci
Breve storia
I Marder II e III tipo H e M rappresentavano una ingegnosa ma temporanea soluzione
alla necessità dell'esercito tedesco di rendere semovente il loro ottimo
pezzo anticarro 7,5 cm Pak 40 L/46 e nel 1943 lo stesso generale Guderian, richiese
che venisse sviluppato un nuovo tipo di semovente che sostituisse in modo definitivo
tutti i tipi di Marder allora in servizio e che consentisse di rendere semoventi
tutti i pezzi anticarro delle divisioni di fanteria.
Nella seconda metà del 1943 venne realizzato in tempi sorprendentemente
brevi un nuovo semovente corazzato, l'Hetzer
(aizzatore). Il progetto originale prevedeva un veicolo del peso di circa tredici
tonnellate, con una velocità di circa 55/60 kmh, dotato di una sagoma
ottimamente profilata, bassa e sfuggente. Per accelerare i tempi venne prescelta
la fabbrica BMM, non coinvolta nella produzione dello StuG III, nonché
il maggior numero possibile di componenti dell'ottimo scafo Panzerkampfwagen
38 (t). I primi tre prototipi si resero disponibili nel gennaio del 1944 e si
prevedeva di poter raggiunger entro il marzo del 1945 una produzione di 1000
esemplari al mese.
L'Hetzer era un mezzo assai compatto, alto solo
2,17 metri, dotato di una corazzatura frontale di ben 60 mm e armato in casamatta
del pezzo 7,5 cm Pak 39 L/48. Il peso finale raggiunse però le sedici
tonnellate mentre venne mantenuto l'originale motore da circa 160 HP derivato
da quello del Panzer 38(t): la velocità su strada piana non superò
così mai i 40 kmh.
Si trattava però indubbiamente di notevole miglioramento rispetto ai
Marder, e per la fine della guerra ne erano stati prodotti più di 2800
esemplari. Le uniche versioni derivate dall'Hetzer
furono una versione lanciafiamme, prodotta in circa 20 esemplari ed una versione
per il recupero carri prodotta in 106 esemplari.
Impiego
L'Hetzer venne distribuito ai reparti anticarro
delle divisioni di fanteria, talvolta anche ai battaglioni di StuG e persino
a qualche battaglione corazzato come sostituzione ai carri veri e propri. A
partire dalla seconda metà del 1944, l'Hetzer combatté su tutti
fronti in cui era impegnata la Panzerwaffe. Gli equipaggi, pur apprezzandone
la piccola sagoma, la profilatura, la buona blindatura e la potenza di fuoco,
non mancarono i sottolinearne i difetti quali la lentezza in fuoristrada, l'elevata
scomodità per l'equipaggio, la grossa difficoltà ad abbandonare
il carro in emergenza nonché la quasi totale mancanza di visione laterale
a portelli chiusi da parte dell'equipaggio stesso. Non di meno l'Hetzer
riscosse, specie nel caso di imboscate ai carri armati avversari, buoni successi
riuscendo, in casi propizi, ad avere ragione persino degli "ostici"
carri armati pesanti russi Josif Stalin. Cosa più unica che rara per
un carro armato tedesco la produzione continuò anche dopo la fine della
guerra poiché l'esercito svizzero ne acquistò circa 100 esemplari
per le sue forze corazzate: tali carri, denominati G13, rimasero in servizio
fino agli anni '70.
Dati tecnici dello Jagdpanzer 38(t) Hetzer (Panzerjäger 38(t)) für 7,5cm PaK39
Tipo | Cacciacarri |
Produttore | BMM, Skoda |
Esemplari costruiti | 2584 (04/1944-05/1945) era stata pianificata una costruzione di 1000 esemplari al mese a partire dalla metà del 1945 |
Peso | 15,75 t |
Lunghezza | m 6,38 |
Larghezza | m 2,63 |
Altezza | m 2,17 |
Luce libera da terra | m 0,47 |
Protezione | mm 60 |
Motore | Praga AC/2 |
Potenza motore | 160 HP |
Velocità max | 40 kmh |
Autonomia | 177 km |
Equipaggio | 4 (pilota, capocarro, cannoniere e porgitore) |
Armamento | 1x 7,5 cm Pak 39 L/48 1x MG 34 o 42 da 7,92 mm |
Munizionamento | 41 colpi da 7,5 cm 1200 colpi da 7,92 mm |
Trincea max superabile | m 1,50 |
Gradino max superabile | m 0,64 |
Pendenza max | 35° |
Guado | m 1,10 |
Ispirazione e Dati tecnici tratti da:
Nicola Pignato Storia dei Mezzi Corazzati, Fabbri Editori
Chamberlain-Doyle Encyclopedia of German Tanks of World War Two, Arms&Armour